Michele Procacci e Antonio Semerari (a cura di)
I pazienti che soffrono di ritiro sociale sono allo stesso tempo poco capiti e mal curati. Questa psicopatologia è la risultante finale di un complesso di componenti che si combinano fra loro in misura differente e possono includere: ansia, depressione, anedonia, rejection sensitivity, problemi neurocognitivi, problemi nella mentalizzazione e nella social cognition, tendenza all’ideazione paranoide, disturbi del pensiero, sentimenti cronici di non appartenenza e non condivisione, carenze di abilità sociali.
I primi cinque saggi di questo volume si propongono di fornire un quadro d’insieme di questa complessità. I cinque saggi della seconda parte sono invece maggiormente rivolti ai clinici e approfondiscono l’individuazione e la valutazione del ritiro sociale in differenti disturbi mentali. Rispondono a domande come: la presenza di ritiro sociale è il precursore di un disturbo o ne costituisce una parte? Sono riportati alcuni casi per spiegare le modalità di valutazione e trattamento. Il volume si chiude con
un’appendice che passa in rassegna gli strumenti di valutazione utilizzabili dal clinico nei processi di diagnosi delle forme di ritiro sociale, sia nei pazienti affetti da disturbi psichici sia nel resto della popolazione.