Di che si tratta?
La Mindfulness è una pratica meditativa che consiste nel prestare attenzione al momento presente, con un atteggiamento gentile e non giudicante, aiutando a rimuginare meno sul passato e a preoccuparsi meno per il futuro. Nel corso degli ultimi trent’anni, numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia della pratica di mindfulness in ambito clinico, in particolare per il trattamento di disturbi d’ansia e dell’umore, abuso di sostanze, disturbo borderline di personalità, disturbi alimentari, dolore cronico. Tali studi sono la base sui quali si fondano i numerosi protocolli e modelli terapeutici che prevedono l’integrazione di pratiche di mindfulness nella terapia cognitivo-comportamentale.
A chi è rivolto?
Il protocollo d’intervento basato sulla mindfulness non interessa però solo il mondo degli adulti, ma può essere applicato anche ai più giovani, con la possibilità di ottenere gli stessi benefici dimostrati per l’età adulta. Le ricerche mostrano che questo protocollo è utile per diminuire i sintomi ansiosi, depressivi e per aiutare la regolazione delle emozioni.
La partecipazione al gruppo verrà fatta a seguito di un colloquio individuale ed uno di gruppo con i terapeuti al fine di orientare l’inserimento. Durante l’incontro di gruppo saranno fatte provare le pratiche di mindfulness e saranno mostrate le più recenti ricerche sull’argomento .
Che cosa si fa?
Nei gruppi di mindfulness per adolescenti si impara a porre l’attenzione al momento presente, al proprio respiro, al proprio corpo, ai propri pensieri, ai propri sentimenti, e alle cose che ci circondano. L’obiettivo consiste nel migliorare le competenze emozionali dell’adolescente, vale a dire riconoscere e regolare le emozioni, e promuovere il benessere nella delicata fase di sviluppo che sta attraversando. Un ulteriore obiettivo consiste nel migliorare le capacità di descrivere pensieri ed emozioni senza giudicarli, accettandoli per quello che sono, e imparare a restare in contatto con quello che si prova, senza mettere in atto comportamenti impulsivi. Non è facile però per un adolescente rimanere con gli occhi chiusi a osservare il proprio respiro per molto tempo, così come avviene nelle pratiche mindfulness destinate agli adulti: è per questo che il protocollo d’intervento in età evolutiva (ad esempio, A Still Quiet Place, Saltzman, 2014) prevede dei tempi di meditazione molto più brevi (8 – 10 minuti), alternati a esercitazioni pratiche, condivisioni in gruppo e momenti di psicoeducazione. I gruppi di mindfulness con gli adolescenti si dimostrano particolarmente efficaci per migliorare aspetti problematici quali aggressività, impulsività, autoregolazione attentiva, reattività allo stress, ansia e rimuginio, depressione, e in generale possono aiutare a coltivare e sviluppare modalità meno disfunzionali di gestione di problematiche quali ansia e stress. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato gli effetti della pratica mindfulness anche a livello cerebrale: sui giovani meditanti si osserva infatti un aumento delle attività cerebrali legate all’attenzione, apprendimento e memoria, all’introspezione e alla compassione, alla gioia e all’elaborazione emotiva.
Bibliografia citata
Saltzman, A. (2014). A Still Quiet Place. A Mindfulness program for teaching children and adolescents to ease stress and difficult emotions. Oakland, CA: New Harbinger.