Di che si tratta?

Il Terzo Centro negli ultimi anni ha sviluppato un protocollo d’intervento di gruppo dedicato a pazienti con difficoltà nelle relazioni sociali e forme più o meno gravi di ritiro ed evitamento delle relazioni interpersonali.

L’intervento ha come obbiettivo quello di insegnare ed esercitare alcune abilità volte a rendere più adeguate e piacevoli le relazioni con gli altri e a promuove le occasioni di scambi interpersonali.

A chi è rivolto?

Il gruppo di social skills training è pensato coloro che sperimentano ansia nelle relazioni sociali, con livelli più o meno gravi di ritiro sociale e che in generale abbiano difficoltà nei rapporti interpersonali. Per queste persone le interazioni con gli altri nel loro complesso, o in specifiche occasioni sociali (es. andare ad una festa o ad una cena con tante persone) sono vissute con emozioni di ansia, di imbarazzo, di vergogna e con una sensazione di inadeguatezza. La paura del giudizio, il timore di mostrarsi in ansia o non adeguati inducono queste persone:

ad evitare gli altri o le specifiche situazioni sociali temute;

a percepire le interazioni sociali come spiacevoli e faticose;

a sentirsi diversi ed estranei nell’interazione;

ad isolarsi  e rinunciare a stare con gli altri.

La partecipazioni al gruppo viene effettuata a seguito di un colloquio gratuito con i terapeuti per valutare le difficoltà specifiche di ciascun paziente e l’opportunità d’inserimento nel gruppo .

 Che cosa si fa?

Il gruppo (che può variare da un minimo di 3 ad un massimo di 8 partecipanti) viene condotto da 2 terapeuti, con un incontro settimanale di un’ora e mezza, per la durata complessiva di 6 mesi.

Il training è organizzato in tre moduli che si focalizzano su alcune capacità fondamentali per la socialità, che la letteratura clinica ha evidenziato essere carenti nelle diverse forme di ritiro sociale (Procacci et al., 2011; Dimaggio, Semerari, 2003; Procacci, Semerari, 1998; Taylor et al., 2004; Eikenaes et al., 2013)

I tre moduli sono:

  1. La conoscenza e regolazione delle emozioni
  2. La metacognizione
  3. Le Competenze interpersonali 

I contenuti di ciascuno verranno descritti brevemente di seguito.

All’interno di ciascun modulo verranno spiegate alcune specifiche skills  attraverso l’utilizzo di discussioni in gruppo, role-play, visione e discussione di materiale video. Le abilità insegnate verranno poi esercitate negli specifici contesti di vita di ciascun partecipante.

Quali sono i contenuti di ciascun modulo?

Conoscenza e Regolazione emotiva

Il modulo intende sviluppare la conoscenza e il riconoscimento delle emozioni in persone spesso molto confuse nel definire le proprie emozioni e nel cogliere quelle degli altri. Particolare attenzione è data ai marker somatici (espressioni facciali, postura, prosodia, gestualità) che caratterizzano le emozioni, ai pensieri e ai correlati comportamentali che spesso si accompagnano agli stati emotivi. La seconda parte del modulo è dedicata invece all’esplorazione e all’applicazione in gruppo di alcune tecniche volte ad abbassare l’intensità delle emozioni negative e ad aumentare i momenti di benessere o piacevolezza.

Competenza interpersonale

Il modulo intende esplorare il significato e le diverse modalità di entrare in relazione con l’altro. In particolare, viene affrontato il tema della condivisione, esplorando i diversi livelli di condivisione possibili durante un’interazione (dalla condivisione di scopi alla condivisione di confidenze) e l’effetto che questi gradienti di vicinanza determinano nelle persone coinvolte nello scambio. Vengono poi fornite occasioni per esercitare il senso di condivisione all’interno del gruppo e spunti per esercitazioni a casa.

Oltre alla capacità di condividere vengono poi fornite alcune strategie di gestione in caso di conflitto e di divergenza di opinioni.

Metacognizione

Il modulo intende migliorare la capacità di osservare e ragionare sugli stati mentali propri ed altrui. Intende potenziare da un lato la conoscenza dei propri pensieri, e delle aspettative relazionali in base alla conoscenza che abbiamo dell’altro. Dall’altro lato, intende aiutare nella comprensione degli stati d’animo e aspettative dell’altro coinvolto nell’interazione. Il modulo include materiale video e occasioni di simulazione in gruppo che aiutino a riconoscere esempi di buon e mal funzionamento metacognitivo in diverse situazioni sociali, promuovendo la riflessione in gruppo sugli effetti relazionali di queste abilità.

 Bibliografia di riferimento:

Procacci M., Semerari A. (1998). Il senso di non appartenenza e di non condivisione in alcuni disturbi di personalità: modello clinic ed intervento terapeutico. Psicoterapia, 12, 39-49.

Procacci M., Popolo R., Marsigli N. (a cura di) (2011). Ansia e Ritiro Sociale,  Cortina, Milano.

Dimaggio G., Semerari A. (a cura di) (2003), I disturbi di personalità. Teoria e modelli. Laterza, Roma-Bari.

Eikenaes I., Hummelen B., Abrahamsen G., Andrea H., Wilberg T. (2013). Personality functioning in patients with avoidant personality disorder and social phobia. Journal of Personality Disorder. 27: 746-763.

Taylor C.T., Laposa J.M., Alden L.E. (2004). Is avoidant personality disorder more than just social avoidance? Journal of Personality Disorder. 18: 571-594.